
Junior Cally chi è costui? Pseudonimo del cantante Antonio Signore, che tanto Signore sembra non essere, visto il linguaggio utilizzato nelle sue canzoni. Quale sia il tormento che affligge la sua anima non c’è concesso sapere, ma possiamo percepirlo dalle sue canzoni che ineggiano violenza e odio contro il genere femminile. Allora mi domando cosa è successo agli uomini? Una volta cantavano canzoni d’amore verso le donne, al massimo potevamo inebriarci del loro struggente e poetico dolore in un “Malafemmina”. Cosa è successo a Sanremo? Una volta selezionava canzoni e cantanti mirando alla qualità del prodotto finale. All’attuale edizione 2020 la lista esclusi dal Festival di Sanremo comprenderebbe: Marcella Bella, Gerardina Trovato, Lisa, (secondo alcune fonti) Stash dei The Kolors, Irama, il rappper Shade, Bianca Atzei e Michele Bravi
Signore e signori
Sarebbe davvero un bel gesto se il Signore di nome lo fosse di fatto facendo un passo indietro prendendo ad esempio la buona educazione suggerita da Amadeus. In alternativa tutte noi donne e uomini di buona volontà potremmo fare un passo avanti e cambiare canale. Sarebbe una bella rivoluzione! Dovremmo proprio comportarci da “signori” seguendo le regole della buona educazione e mostrando ai giovani che cambiare si può. Se il consumismo ci ha reso schiavi da una parte, dall’altra ci rende padroni; sì avete capito bene! Padroni di scegliere perchè nessun media per quanto potente produrrà un prodotto che nessuno guarda. Guardare significa essere complici e dare motivo di perpetuare certe culture, quindi se avete avuto la forza di scendere in piazza con pesci e treccine dovreste riuscire a trovare la forza di cambiare canale. Sfuggite come novelli Ulisse al canto delle sirene! Non guardate Sanremo, vediamo che succede! Fate i “signori” !
Junior Cally: ” L’are deve essere libera”
La risposta del rapper alle tante polemiche è un dichiarato senso di libertà contro “gli oppressori”: lui deve essere libero di esprimere la sua arte. Quale sia la sua arte un po’ mi sfugge. Comunque mi preme informarlo del concetto di libertà. Libertà non significa fare ciò che si vuole, così fosse chiunque potrebbe usacire in strada è mettersi a urlare insulti alla gente, tirare uova marce sulle macchine, distruggere vetrine e palazzi. Qui si parla di libertà artistica, potrei aver frainteso Junior. Dunque parliamo del concetto di arte, certo potrei buttare un barattolo di pittura su una tela e dire che è arte, magari arte libera perchè nessuno mi ha impedito di buttare il barattolo di pittura sulla tela. Tuttavia se iniziassi a dipingere i simboli nel nazismo, cantare canzoni che esaltano l’olocausto, scrivere poesie razzisti, questa non sarebbe considerata arte. L’arte deve essere qualcosa di piacevole e bello, piacevole quando la rappresentazione trasmette piacere a livello sensoriale, bello che ha scopo in se stessa senza alcun altro fine. Mi pare che nessuna di tale definizione rientri nelle canzoni violente di Junior, il mio suggerimento è “una volta imparata la tua arte, mettila da parte “e crea qualcosa di bello e piacevole.
Responsabilità
Su tutti noi ricade la responsabilità educatia anche nei confronti di Junior Cally. Certi no aiutano a crescere, sicuramente questo no farebbe bene alla crescita personale e professionale di Junior che con il nostro aiuto potrebbe tornare ad esse Senior, o meglio Signore. Mi auguro che i responsabili del Festival siano in grado di essere “genitori” autorevoli e trasmettere a tutti un chiaro messaggio. Altimenti Facciamo Noi. Educhiamo a Educare.
Sono d’accordo con te Orliana quando affermi che siamo noi a dover rispondere con il dissenso e rifiutandoci di guardare certe trasmissioni (come il festival) ma il guaio è che la gente, il popolo bue, va esattamente nel senso contrario, guarda per morbosità, curiosità e voyeurismo. E più si fanno cose trash e più si fa audience; prova ne è la spazzatura televisiva che imperversa tra le reti di ogni canale. Questo individuo, che nemmeno ha il coraggio di metterci la faccia, ha ben capito l’andazzo e fa i soldini con la sottocultura imposta dai media.Se vivessimo in un paese civile, tale individuo sarebbe stato bocciato alla selezione per i Festival, ma ho il sentore, invece, che sia un personaggio ben costruito a tavolino da qualche furbetto mangiasoldi per un pubblico passivo di cerebrolesi.Lo stesso che decreta il successo di tante trasmissioni trash che impazzano sui canali televisivi da anni.Sì, è vero,possiamo cambiare canale, ma quanti saremo? Io non guardo il Festival, ma a quanto pare c’è una moltitudine che alza lo share di queste trasmissioni vecchie come Noè, anacronistiche e prive di contenuti fatte solo per il guadagno delle case discografiche.Fiumi di soldi buttati per strapagare i presentatori dell’horror vacui.
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Certo, non dobbiamo mai perdere la speranza di trasmettere buona educazione e di credere che anche in pochi possiamo fare molto e che ogni piccolo gesto puo’ dare grandi risultati a chi lo riceve. Credere in questo e’ potere che manca oggi alla gente, ma noi ci crediamo e proviamo sempre😊👍👍
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